E Cecilietta è strafeliceeeee-eeeeee-eee!
E soprattutto, stamattina,il risveglio è stato magico e follemente piacevole grazie ai gridolini delle bellissime rondinelle, arrivate già da un mesetto a questa parte, ma costrette a nascondersi e ripararsi dal freddo e dalla pioggia. Beh...finalmente tra ieri e oggi sono uscite allo scoperto, cacciando le grida odiose, fastidiose, sporche ed antipatiche di quei monnezzai di gabbiani puzzolenti e schifosi...E già...perchè chi abita dalle parti del mare vede un gabbiano... tutto bianco, bello, possente, con la sua infinita apertura alare meravigliosa... e già tutti i sentimenti infiniti della nostalgia e del romantico fanno capolino tra le sopracciglia. Invece, chi abita in una grande città (e a Roma soprattutto), lo sa...il gabbiano è MONNEZZAIO. Sporco, molesto, ingombrante, rumoroso e irrimediabilmente stupido. La mattina cominciano a gridare svegliandoti in modo brusco e più che essere al mare sembra di risvegliarsi in discarica...
Invece, oggi...meraviglia della meraviglie...i gridolini, spensierati, gioiosi, armoniosi e abilmente vibrati...proprio come il ricordo che mi riaffiora a questo magico suono. E' sempre lo stesso. Da anni ormai il pensiero che mi si evoca resta immutabile. Di questo periodo infatti, ai primi gridolini, subito mi reimmergo nell'atmosfera delle mie scuole elementari, quando di questi giorni, ci si apprestava a finire la scuola e già la felicità spingeva e, impaziente, si agitava sotto la pelle pronta per esplodere alla conclusione delle lezioni. Con il sottofondo delle rondinelle papà mi accompagnava a scuola evitando abilmente di saltare la tappa fissa ed obbligata da Gino. Gino mi preparava il mio fantastico MEZZO panino con il salame Milano, rigorosamente e ineliminabilmente ultra profumato, che alle 7.30 di mattina già te ne saresti sparati fuori almeno cinque (per fortuna all'epoca non ero ancora un'inguaribile golosa, irrimediabilmente perduta nell'abisso del peccato mangereccio, e quindi la mia metà mi era più che sufficiente). Poi mano nella mano (io con il mio mezzo panino nella cartella che al primo quaderno di matematica tirato fuori alle 8.10 già svampava un odore che neanche ve lo posso dire...) ci favevamo insieme quei 50 mt. che ci separavano dalla scuola. Io tutta tinta di blu, manco fossi un puffo, e lui vestito da papà, come sempre. Bacino e si partita già bene la giornata...
Grazie rondinelle che ogni anno mi fate sapere che tutto questo c'è.
A questo punto (le rondinelle continuano...ed io altro che magico panino...stamattina biscottini...olé!)...ecco a voi...
CUORI DI MELA INTEGRALI
(Mulin... Bian... ...TIE'....)GLI INGREDIENTI:
- 100 Gr. di Farina Integrale di Farro
- 50 Gr. di Farina Integrale di Grano Tenero
- 50 Gr. di Farina 00
- 60 Gr. di Zucchero Bianco Semolato
- 80 Gr. di Burro
- Il succo di un limone
Per il ripeno:
- Mele cotogne in pezzi conservate nel mosto cotto
(Questa è una specialità che prepara l'azienda agricola biologica La corte dei sapori che produce dalle mie parti nella provincia di Foggia). Se non avete questo ripieno così speciale (...mi dispiace per voi...hihihihi!!) potete usare demplicemente dei pezzetti di mela messi a macerare in succo di limone/arancia ed un po' di zucchero.
Preparare come al solito la brisée dolce e lasciare in frigo (palla impellicolata) per almeno 30 minuti. Tirare fuori e fare dei dischetti sottili 2-3 mm. Su metà dei dischetti posizionare i pezzetti di mela cotogna bagnati di mosto cotto (o di altro frutto che avete scelto, bagnato di succo di agrume). Poi bagnare il contorno del disco con dell'acqua e applicarvi sopra l'altro dischetto. Incollarlo bene e siggillare ben benino i bordi.
Infornare a 180° (forno già caldo) per 18-20 minuti circa e comunque fino a doratura dei biscottini.
Tirare fuori e SPARARLI FUORI TUTTI!!!......Basta ...oggi senza remoreeeeeee!
PS: Mentre tirate fuori le prime sfornate, vi consiglio questo esercizio ginnico...farà bene a voi e al prossimo che vi sopporta...hihihi!
1. Piegare il braccio sinistro a 90° ed alzarlo fino a che il gomito raggiunga l'altezza della spalla. Mano sinistra chiusa a pugno.
2. Fare la stessa cosa con il braccio destro, ma tenere la mano aperta.
3. In un unico gesto veloce e sicuro dare dare una bella pacca schioccante con la mano destra al braccio sinistro all'altezza della piegatura di 90° del gomito, facendo, possibilmente, un bel rumore deciso.
4. Pronunciare quste parole: - A' MULIN... BIAN... TIE'!
Un abbraccio a tutti e buona domenica!!
A presto.
Ma che belli, migliori degli originali, per non fare nomi....
RispondiEliminaBuonissima domenica!!!!!
davvero un bel racconto.... e questi sono buonissimi!!!!
RispondiEliminaInteressante questa versione integrale di proporre i cuor di mela! Brava!
RispondiEliminaErano i miei preferiti, questi e i settembrini.Dico erano.Grazie!
RispondiElimina*Simo_Grazie simo!!Sisisi...meglio questi e soprattutto decisamente più salutari e genuini...senza aggiunte chimiche....Un bacio!
RispondiElimina*Ely_Grazie ely!Un abbraccio e buona domenica!
RispondiElimina*Nel cuore dei sapori_Grazieeeee!!In effetti ormai dalle mie manine è raro che esca qualcosa di non integrale....mi piace troppoooooooo!UN bacio
RispondiElimina*Lily_Sisisis, anche io adoravo i cuor di mela...ora so come papparmeli senza conservanti!!!!Un bacione
RispondiEliminagrazie della visita!!!!! mi ha fatto un grande piacere!!!!
RispondiEliminae bravissima per questi ottimi dolcetti!!!!
a prestoooooo
*Dario_Grazie dario!! A prestissimo!!!....ora so dove andare a colpo sicuro per le preparazioni tortesche....!!!!Un abbraccio
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