Eccomi!!!!
A che ora scrivi Cecilietta????- Direte voi ...
E già! Troppo presto per cominciare i vari traffici rumorosi in cucina, ma ormai troppo tardi per sonnecchiare (il sonno è sparito e non ne ha proprio voluto sapere di ritornare) sono da almeno 2 ore a trafficare tra pc e photoshop in un delirio notturno da bloggatrice persa... E si, perchè secondo me i bloggers hanno qualcosa che li estrae dalla "
normalità".
Ma chi ve lo fa fare, direbbero i più. Scrivere cose a lettori invisibili, che poi chissà se esistono (ma quale scrittore al mondo e nella storia ha poi mai scritto qualcosa ad un lettore
visibile???) a titolo totalmente gratuito, sottraendo tempo a cose più importanti, impegnando ore magari notturne (ogni commento è puramente casuale!!!) senza la benchè minima risposta evidente ed imponente dall'esterno. E poi...addirittura le foto...scatta-scarica-inserisci...circolo vizioso dal quale è difficile venir fuori. E poi sta storia del racconto...ma perchè non tenersi i fatti propri per sè e invece 'sta mania di sbandierarli a destra e a manca?
Insomma...
- ma chi ve lo fa fà!!
Il semplice, puro, sano e genuino piacere di farlo.
Parlo del piacere di sentirsi parte di un mondo che per quanto invisibile e intangibile, c'è e si fa sentire. Il piacere di esistere e di raccontarlo a persone sconosciute ma che in quel momento potrebbero avere qualcosa in comune con te e potrebberlo con te condividerlo. Il piacere di lasciare una piccola, minima, infinitesimale traccia, telematica, è vero, ma sempre traccia. Il piacere di creare e di confrontare le proprie creazioni con gli altri e discuterne e migliorare. Il piacere di condividere il tepore della famiglia con altri tepori e le proprie inezie quotidiane con la maestosità del mondo e della sua vulnerabilità agli eventi. Il piacere di riscoprire le reazioni diverse della platea rispetto alle tue azioni. Il piacere di comunicare e di ritrovare (a volte, non sempre) dei feedback o delle risposte.
Insomma, il mondo è un muffin (o una zucchina nel mio mondo) ed io voglio papparlo in tre morsi.
Spero di aver (almeno in parte) rappresentato la spinta ed il desiderio dei cook-bloggers in modo almeno rasente il dignitoso e spero, con questo, di aver un pochino spiegato, a chi è al di fuori di questo mondo, che non è il masochismo che ci fa immolare al pc piuttosto che alla famiglia o ai servizi o al lavoro, ma in causa c'è tutt'altro motore. Ossia, il piacere e l'appagamento e la soddisfazione personale.
Certo...anche voi....e smettetela di stare lì a fissare lo schermo con la bocca aperta, gli occhi a palla e la goccia di saliva penzolante dal labbro inferiore....capitemi...
...è un delirio da 6 di mattina (e dopo ben 2 ore di smanettamento internettiano...)...
Ma passiamo ai fatti seri.
Oggi vi propongo delle nuove polpettine, e sì perchè Cecilietta è entrata nel loop della polpettina (a volte non so se mi farebe bene essere un po' meno metodica e maniacale...) e quindi la domenica sera, quando la voglia di restare
SBRACATA sul divano a non far nulla prende il sopravvento, il telecomando è già nella mano sinistra (nella destra c'è ovviamente qualcosa di buono e stuzzicante da mangiare), il dvd è già inserito nel lettore, i piedini sono già puzzolenti ed infagottati in calzini e ciabatte peluchose, la voglia di cucinare è pari al mio livello di conoscenza della lingua azera, le bricioline già si annoverano innumerevoli ai piedi del divano e sui cuscini (e quello che è peggio sul maglioncino nuovoooooo)---accidenti che immagine scialba e sciatta che ho dato di me ai miei lettori...odddio....non fatevi troppo condizionare....solitamente sono una personcina abbastanza a modo...
abbastanza....---Beh, insomma, quando è domenica sera, e ci sono tutte queste condizioni (e aggiungo, il cervello è completamente in pappa) una vocina, sottile sottile si fa appena percepire dall'altra stanza. Ed ecco le FATIDICHE parole...
- Che c'è per cena?
ARGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGH
- Assolutamentenientedinienteeeescendigiùecompratiunpezzodipizzachenonpensodiprendereunarneseinmanoneanchesetiflagelliinquestoistantedavatiameeminaccidiscappareconunachenonsacucinare!
Ecco questa è la risposta spontanea.
La risposta reale è poi:
- E si...ehm...dò un'occhiata infrigo...
...a questo punto ci si fa troppo emotivamente coinvolgere dalla flebolezza della vocina e si azzarda un autodistruttivo:
- Dai che ti preparo qualcosa di sfizioso!!!
A quel punto abbiamo decretato la nostra fine...! E si è la fine...STILLICIDIO TOTALE. Lui è tutto contento e tu...si tu...prorpio tu....ORA...devi alzarti dal divano (mission impossible l'avete mai visto?) e andare incucina. Dopo questo colossale sforzo immondo vi rendete conto che non avete calcolato che è domenica sera e oltre al mischio di sensazioni (vedi sopra) da cui siete attanagliate c'è un dettaglio che la vostra simpatica risposta ha decisamente trascurato:
IL FRIGO è ASSOLUTAMENTE, COMPLETAMENTE, TRISTEMENTE VUOTO E SCONSOLATO!
ODDio noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
Il delirio comincia. Apertura sportelli e dispensa in cerca di qualcosa che possa essere discretamente trangugiato, anche un po' scaduto...(hihihi! scherzo) tanto il film impegna i sensi e non c'è per forza bisogno di preparare una torte tatin ai funghi e carciofi, per intenderci. Insomma, ecco cosa è venuto fuori domenica scorsa in questo delirio:
FELAFEL DI CECILIETTA
GLI INGREDIENTI:
- Una scatola di latta di ceci lessati (250 Gr. sgocciolati)
- Sale, olio, pepe, origano, prezzemolo e odori a piacere
- Parmigiano Grattugiato
- 1 Uovo
- Pangrattato
Prendere i ceci e sciacquarli sotto l'acqua correnti. In un piattino con una forchetta romperli tutti grossolanamente ma in modo omogeno, in modo da creare una poltiglia. Aggiungere olio, sale e gli odori a piacere ed infine il parmigiano grattugiato. Se vi sembra troppo molle aggiungere un po' di farina, ma devo dire che a me non è servita.
Sbattere l'uovo con sale e noce moscata e lasciarlo in un piattino. In un altro piattino preparare abbondante pangrattato.
Con l'impasto dei ceci ben mischiato fare delle piccole palline (della grandezze di una pallina da pingpong o anche meno - come piacciono a me e alla mia mamma) e passarle prima nell'uovo e poi nel pangrattato. Mettere su una teglia da forno e sbrisciarle con poco olio, sale e origano.
Infornare a 180° per 30 minuti circa e comunque fino a doratura.
Pappare con una insalatona gigante davanti a un bel film, che non distrae troppo i sensi, perchè queste palline sono davvero buonissime!!!